Ultim’ora Ferrari, si volta per sempre pagina: annuncio sensazionale. Si sta per aprire un nuovo ciclo per la scuderia del Cavallino Rampante
L’arrivo di Frederic Vasseur e la crescita tecnica mostrata nella passata stagione fanno ben sperare per l’inizio del campionato 2023. Il 5 marzo in Bahrain l’obiettivo sarà sempre lo stesso: lottare per la vittoria.
L’inizio del campionato mondiale 2023 di Formula 1 è fissato fra poco più di un mese, precisamente il 5 marzo. Prima del semaforo verde, sempre in Bahrain, ci sarà spazio anche per gli unici test pre-stagionali, alla fine di febbraio. Le scuderie stanno lavorando intensamente al simulatore, per arrivare nel migliore dei modi alla pista.
La Ferrari si è concessa in questa settimana, una tre giorni di test privati a Fiorano, a cui hanno preso parte Sainz, Leclerc e Robert Shwartzman. Come indicato dal regolamento l’unica opzione consentita è quella di una vecchia monoposto (la SF21) per affrontare un chilometraggio libero e consentire ai piloti di “sgranchirsi” prima dell’inizio vero e proprio del lavoro. La nuova vettura del Cavallino verrà svelata il prossimo 14 febbraio, il giorno di San Valentino, alla presenza del nuovo organigramma al gran completo.
Fred Vasseur e Benedetto Vigna sono gli uomini del rilancio nelle intenzioni del presidente John Elkann. Loro due, con l’aiuto degli altri tecnici presenti a Maranello dovranno puntare al successo nel 2023. Si perchè la vittoria può essere l’unico obiettivo ammesso dalla scuderia più blasonata del Circus.
Proprio Fred Vasseur ha seguito da vicino i testi di Leclerc a Fiorano nella giornata di giovedì e ha partecipato al primo incontro ufficiale con la stampa a Maranello da quando è stato nominato Team Principal della Rossa.
“Forse le notti sono troppo brevi e il lavoro da fare è tantoma opero nel motorsport da oltre 30 anni e se non sentissi sempre la pressione di fare bene, allora vorrebbe dire che non sto lavorando bene, per cui so che c’è tanto da fare ma fa parte del gioco“, ha spiegato Vasseur.
Poi subito un paragone con un suo illustre connazionale e predecessore nel ruolo, Jean Todt: “Direi che sono cambiati i tempi e che non si possono fare paragoni. Todt ha impiegato sei anni prima di vincere il mondiale? Io mi auguro e spero di metterci molto meno. D’altronde, se sei alla Ferrari l’obiettivo è solo uno: vincere“.
Parole che suonano come musica per i tifosi della Rossa. Il nuovo TP aggiunge: “È un cambiamento radicale nella mia vita. Quando il presidente John Elkann mi ha fatto l’offerta, ne ho parlato a casa con mia moglie e lei mi ha risposto: perché no? E allora ho accettato. Alla Ferrari non puoi dire di no”.
Tutto sommato anche il rapporto con Mattia Binotto, che gli ha lasciato il posto, si è rivelato molto cordiale: “E’ stato molto carino da parte sua introdurmi a Maranello quando sono arrivato qui, mi ha presentato i vari responsabili del team, alcuni li conoscevo già perché da squadra cliente (Alfa Romeo Sauber, ndr) ero già stato qui. E’ stato un gesto molto bello da parte sua”.
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