I furti di auto sono una brutta piaga a cui non c’è mai fine e colpisce in particolar modo l’Italia, il Paese più colpito del Vecchio Continente. Nel 2021 sono scomparsi ben 104.372 veicoli e solo uno su tre viene ritrovato.
Le regioni italiane maggiormente afflitte da questo fenomeno delinquenziale sono in ordine Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Un furto su quattro si registra in Campania, mentre nel Lazio i ladri sono più abili a far perdere ogni traccia dei mezzi rubati. Un arretramento dei furti di auto si era segnalato nel 2020, ma solo per via del lockdown e le conseguenti restrizioni in materia di circolazione.
In crescita i furti di auto appartenenti alla categoria SUV, sempre più apprezzate dai clienti, anche se il modello più rubato in Italia resta la Fiat Panda. A seguire la Fiat 500, la Fiat Punto e la Lancia Ypsilon (2.979), molto richieste per i pezzi di ricambio rivenduti sottobanco. Nel mirino dei ladri anche la Smart ForTwo Coupè e la Volkswagen Golf, la Renault Clio e la Ford Fiesta. Fra i veicoli commerciali vanno (letteralmente) a ruba Iveco Daily, Fiat Ducato e la Fiat Doblò. Ma negli ultimi mesi un modello giapponese fa particolarmente gola ai malviventi.
Toyota Prius nel mirino dei ladri di auto
Infatti è scattato l’allarme per i proprietari di Toyota Prius, la più venduta tra le vetture ibride al mondo. Il motivo è da ricercare nella presenza di alcuni metalli pregiati contenuti al suo interno, come il platino e il palladio, il cui valore di mercato si è innalzato in seguito alla guerra in Ucraina. Infatti questi metalli sono estratti in Russia che possiede il 40% delle riserve mondiali. Per adesso il fenomeno sembra ristretto al Giappone, ma la triste piaga potrebbe presto espandersi a macchia d’olio.
Basti pensare che tutti i furti subiti nel Paese del Sol Levante, il 90% delle auto riguarda proprio la Toyota Prius, che racchiude questi materiali preziosi in marmitte e convertitori catalitici. Pare che i ladri di auto abbiano scoperto che i vecchi modelli di Prius possiedono una quantità maggiore di questi metalli rispetto a molte altre auto, così da diventare privilegiate per i delinquenti dediti ai furti. Ogni componente rubata può fruttare alcune centinaia di euro ai ladri.
Ancora non è dato sapere che i metalli ricavati dalle Toyota Prius rubate restano sul territorio giapponese oppure vengono rivenduti al mercato nero estero. Ai proprietari di questi veicoli non resta che prestare massima attenzione e dotare i propri veicoli di antifurti e parcheggiarlo in luoghi quanto più sicuri possibili.