Max Verstappen, colpo di scena: arriva la clamorosa sanzione. Il pilota olandese è incappato in un’incredibile episodio che riguarda una pista italiana
Le vetture di Formula 1 di qualche tempo fa, prima dell’avvento dell’era ibrida, avevano un sound ben più particolare e proprio per questo la Red Bull d’epoca guidata da Verstappen ha fatto impazzire i fonometri del tracciato del Santerno.
La pista è sicuramente di suo gradimento visto che nello scorso campionato Max Verstappen si portò a casa sia il Gran Premio che la Sprint Race sul circuito di Imola. Eppure proprio il Santerno è rimasto indigesto in queste ore al pilota olandese, bicampione del mondo, per una notizia appena diffusa ma che affonda le radici allo scorso ottobre.
Si perchè l’alfiere della Red Bull ha realizzato il 12 ottobre 2022 un classico filming day a bordo di una vettura del team di Milton Keynes. Come richiesto dal regolamento in queste circostanze, Verstappen non ha potuto usufruire della monoposto della stagione corrente, ma si è dovuto accontentare di un vecchio modello. Per la cronaca, la vettura in questione era una RB09, datata 2013, anno in cui Sebastian Vettel vinse il suo quarto e ultimo Mondiale consecutivo.
Mentre si prodigava in alcuni giri sul tracciato di Imola, per realizzare appunto dei filmati per gli sponsor, Verstappen non poteva sapere di star contravvenendo ad alcune regole. Nulla a che vedere con gli stringenti paletti del regolamento della Formula 1, ma qualcosa più riconducibile a discorsi “civili”.
Assieme all’orange c’era anche David Coulthard, molto divertito dall’esperienza. Il problema è che la monoposto di 10 anni fa aveva tutto un altro sound rispetto alle monoposto attuali. Prima dell’avvento dell’era ibrida, con i V8 che ancora esprimevano un rombo nudo e crudo, tanto caro agli appassionati, i decibel salivano a ben altro tono.
La RB09 è infatti ben più rumorosa delle auto contemporanee e questo ha fatto schizzare verso l’alto i sensori della centraline posizionate lungo il tracciato dall’Arpae. Questo ha portato all’infrangimento del limite di emissioni acustiche, stabilito da una normativa del 2001.
A spiegare bene cosa è accaduto a Imola è stata l’assessore all’Autodromo, turismo e servizi al cittadino di Imola, Elena Penazzi.
“Quella dell’evento Red Bull è stata l’unica occasione in cui l’Autodromo ha fatto rumore nell’anno passato, restando sempre nel limite, nonostante le tante attività svolte. Il 12 ottobre la Red Bull si è presentata con un’auto meno recente dell’attuale e sono stati superati i limiti. Si è trattato di pochi giri”.
Questo ha portato alla classica multa, emessa dall’Agenzia Regionale di prevenzione ambientale, che richiederà al Comune di sanzionare Formula Imola con 500 euro.
Come scritto sulle colonne del Corriere della Sera paradossalmente il Comune di Imola si ritroverà a punire se stesso per quanto accaduto. Questo perchè Formula Imola è controllata al 100% da ConAmi.
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