La crisi del mercato dell’automobile miete un’altra vittima e questa volta è illustre, un addio del tutto inaspettato.
Dal 1976 a oggi su strada. Negli anni si è modificata, rivista, linee differenti con motorizzazioni sempre al passo con i tempi. Nel 2017 è stata addirittura la sua settima generazione su mercato. Una storia di successo e su questo c’è poco da dire, una vettura compatta, a basso costo, arrivata dagli Stati Uniti e che è riuscita a conquistare l’Europa.
Come detto il lancio nel Vecchio Continente, avvenne nel 1976. Rivale diretta di Fiat 127, Opel Kadett City e Volkswagen Polo. La crisi petrolifera d’inizio anni 70 aveva accelerato il processo di realizzazione della vettura. In pochi anni il prototipo ‘era diventato realtà’. La macchina per tutti, per i costi contenuti, ma non solo. Realizzata nella massima semplicità costruttiva per consentire che ogni intervento di manutenzione si espletasse nel più breve tempo possibile.
Questo è un breve sunto della nascita della Ford Fiesta. Macchina in grado di restare competitiva negli anni, che ha venduto modelli non solo in Europa o in Italia. Apprezzata anche in Nord America. Ma questa però è una storia destinata a finire, sì perché Ford, dopo 47 lunghi anni di ‘servizio’ ha deciso di mandare il segmento B, la Fiestam in ‘pensione’.
Una scelta incredibile se si pensa alle tantissime Fiesta che tutt’oggi sono su strada. Una vettura che si è rinnovata negli anni e che si è conquistata una sua fetta di mercato ben precisa. Eppure anche il mondo del mercato automobilistico cambia e la casa statunitense ha fatto i suoi calcoli, spinta anche e soprattutto dal successo di Puma.
Tra qualche mese la citycar abbandonerà i listini, giugno 2023 è il mese indicato per lo stop alla produzione. E poco importa se per gli automobilisti è ancora una macchina da prendere in considerazione quando si cerca un automobile per la città. Il futuro è elettrico, qualcosa con cui tutte le grandi case stanno facendo i conti, ormai da qualche anno.
Le risorse che erano state destinate al segmento più piccolo di casa Ford (insieme alla Ka), saranno invece destinate alle macchine a batteria. Dagli Stati Uniti però erano già arrivati diversi ‘spifferi’ su questa decisione. La sua erede sarà la Puma elettrica e su questo modello i vertici di Dearborn si stanno concentrando ormai da tempo. Anche perché il B-suv ha raccolto tantissimi consensi negli ultimi anni, nonostante un prezzo più alto rispetto alle utilitarie del brand a ‘stelle e strisce’.
Un sacrificio dettato dai tempi e dal mercato. La scelta ecologica dell’elettrico è ormai un passo obbligato per restare competitivi nel Vecchio Continente. La Fiesta però resterà un’icona e tantissimi modelli resteranno su strada, eppure il futuro è già tracciato. Una scelta fatta probabilmente a malincuore, ma che ha una sua logica. La nuova entry level della casa americana sarà la Puma.
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