Steiner spara a zero su Ecclestone e la sua gestione della F1

Gunther Steiner ha analizzato la gestione di Bernie Ecclestone in F1, paragonandola a quella attuale e non risparmia critiche.

Il campionato mondiale 2022 di Formula 1 ha chiuso i battenti a fine novembre. Max Verstappen si conferma campione in carica, inseguono le Ferrari, che riscattano a metà, dopo tanti anni di delusioni. Insegue invece la Mercedes, la grande sconfitta. Terza nel mondiale costruttori con George Russel miglior pilota della scuderia tedesca, quarto. Lewis Hamilton addirittura sesto.

Bernie Ecclestone
Bernie Ecclestone, uomo d’affari e ex numero della F1

E ora il Circus della F1 si prepara alla prossima stagione. Che si annuncia già infuocata, con la casa dalla Stella a tre punte vogliosa di rivalsa dopo gli ultimi due anni, con la vittoria finale di Red Bull. Che ha letteralmente detronizzato Mercedes e Toto Wolf dopo un dominio lunghissimo, partito nel 2014 e finito nel 2020.

Ecclestone, il manager che cambiato la Formula 1

Ma se dici Formula 1, non si può non pensare a Bernie Ecclestone. L’inventore della classe regina del motorsport, che se oggi non è più una competizione di nicchia, solo per appassionati. Se la F1 oggi viene considerata come un fenomeno attrattivo a livello globale è grazie a lui.

L’uomo d’affari inglesi non ha più ormai all’interno del Circus, eppure di lui si parla ancora all’interno del mondo della Formula 1. Un figura quanto meno particolare e un manager che raggiunto obiettivi importantissimi.

Gunther Steiner
Gunther Steiner, team principal della Haas

Eppure di Bernie Ecclestone spesso si è parlato anche dei suoi metodi e di come sia arrivato a raggiungere certi obiettivi in F1. L’ultimo, solo in ordine di tempo, è stato Gunther Steiner. Il team principal della Haas, intervistato da Beyond The Grid, ha fatto il paragone tra l’inglese e l’attuale presidente e amministratore delegato del Formula One Group, Stefano Domenicali.

Steiner e la F1 di Ecclestone, completamente diversa a quella attuale

Sono diversi, questo è sicuro. Oggi nel mondo della Formula 1 c’è molta più inclusione. Prima, invece, le grandi case avevano sempre un certo vantaggio rispetto ai team più piccoli. Il motivo è semplice e anche sensato: investivano di più in questo sport e fornivano la power unit, il discorso è questo”.

Con Domenicali è tutto più trasparente, abbiamo più informazioni. Lui è uno all’avanguardia. Ci coinvolge in quello che succede nel suo mondo e su quello che sarà nel nostro di mondo. Sia chiaro non sto criticando Ecclestone, quelli erano tempi diversi rispetto a quelli attuali. Non possiamo ignorarlo, tutto ora è diverso. Questa è una Formula 1 molto più popolare, rispetto a qualche anno fa. Abbiamo dieci squadre molto più stabili, una distribuzione dei soldi più equa tra i team”.

Analisi lucida quella del numero uno della Haas. Non risparmia qualche frecciatina Steiner, ma spiega perfettamente il contesto attuale del Circus della Formula 1, rispetto all’era Ecclestone. Che comunque è quella che ha gettato le basi per fenomeno globale del presente. Uno sport seguito in tutto il mondo.

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