Pessimo 2022 per il mondo dell’automotive. Ma si guarda a questo 2023 con grande fiducia e con le utilitarie che potrebbero prendersi una grande rivincita
Il 2022 non è stato affatto un anno positivo per il mercato dell’automotive. La crisi energetica, acuita dalla guerra in Ucraina (scoppiata il 24 febbraio con l’invasione russa) hanno contribuito a spingere giù le cifre. Assai vicini al minimo storico e, quindi, al baratro. Non sappiamo cosa riserverà il 2023 appena iniziato in termini di cifre. Ma possiamo già dirvi che, come tendenza, potrebbe essere l’anno delle utilitarie.
Secondo l’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere in Italia siamo vicini al minimo storico del 2013. Come di consueto, infatti, alla fine del 2022 appena terminato, sono arrivati i dati. Che sono tutt’altro che esaltanti. E non sono bastati gli ultimi cinque mesi dell’anno a risollevare i numeri.
Nel dettaglio, secondo i dati Unrae, il bilancio 2022 si ferma a 1.316.702 unità, perdendo oltre 141.000 auto rispetto al 2021, con un calo del 9,7% e un livello non lontano dal minimo storico di 1.304.500 immatricolazioni registrate nel 2013, Numeri preoccupanti che hanno spinto l’associazione a chiedere al Governo presieduto da Giorgia Meloni il mantenimento e potenziamento degli incentivi all’acquisto per il rinnovo del parco circolante almeno fino al 2026 per privati e aziende, prevedendo l’eliminazione o almeno l’innalzamento delle soglie di prezzo.
2023: il boom delle utilitarie?
Non sappiamo se l’Esecutivo recepirà tale appello. E, come detto, non sappiamo come andrà il mercato in questo 2023 appena iniziato. Troppe le variabili che rendono impossibili pronostici. Ciò che ci sentiamo di dirvi, però, è che quest’anno potrebbe essere l’anno delle utilitarie. Una vera e propria rivincita.
Se, infatti, gli ultimi anni hanno visto l’esplosione numerica dei SUV e delle auto a grossa cilindrata, il 2023, invece, dovrebbe premiare le city car. Assai utili, soprattutto nelle grandi città, dove sempre di più vengono istituite zone a traffico limitato che congestionano ulteriormente la viabilità e rendono davvero difficile reperire un parcheggio. Soprattutto in centro. Il 2023, quindi, potrebbe essere l’anno giusto per scegliere di acquistare una utilitaria, soprattutto se dovessero ripartire gli incentivi, come richiesto da Unrae. Le utilitarie, di fatti, ovviamente costano di meno e possono essere anche l’ideale per i figli più giovani, magari neopatentati. E, ovviamente, richiedono molta meno manutenzione rispetto alle auto di grossa cilindrata.
Ma quale acquistare? Qualche utile consiglio. Non per campanilismo, ma tra i modelli che ci sentiamo di consigliarvi, iniziamo parlando della nuova Fiat Panda. Un nome una garanzia da diversi lustri ormai. Peraltro, la versione che vedremo nel 2023 dovrebbe avere il propulsore della 500 elettrica, che ha un motore da 117 CV e una batteria da 42 kWh. Molto interessante, poi, la Volkswagen ID.1, che dovrebbe montare motore da 231 CV e una batteria da 57 kWh in grado di garantire un’autonomia di percorrenza di quasi 400 chilometri con accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in meno di 7 secondi. D’altro canto, si scrive Volkswagen è c’è davvero poco da aggiungere.
E se non sappiamo ancora molto sulla data di uscita (né tantomeno sulle caratteristiche della nuova Renault 4 (sulla quale, però, c’è un’attesa crescente), possiamo dirvi qualcosa in più sulla Mitsubishi Colt, che dovrebbe avere una potenza di 145 CV. Chiamale utilitarie…