La patente è uno strumento che richiede almeno un esame da superare. O forse è quello che pensavamo tutti: come stanno davvero le cose.
La patente, uno strumento davvero molto utile. La maggior parte dei cittadini, che si tratti di due o quattro ruote, ne ha almeno una. Del resto, sono documenti importantissimi. Ci permettono di spostarci in ogni dove. In un mondo fatto di autostrade, luoghi dove andare a distanza di vari chilometri e molto altro, è praticamente impossibile farne a meno nel 2023.
Ecco perché le patenti sono di fatto così indispensabili. A proposito di ciò, quest’oggi parleremo proprio dell’argomento in questione, soprattutto concernente un determinato tipo di patente e, ovviamente, di veicoli. Scopriamo di cosa si tratta e perché rappresenta una vera e propria svolta per una determinata fascia di guidatori presenti in Italia.
Patente: cosa non sai su questa in particolare
Di patenti ne esistono veramente tantissime, ed ognuna corrisponde ad una determinata fascia di veicoli a motore. Ad esempio, la patente B ci permette di guidare il mezzo più diffuso in assoluto, l’automobile. Poi troviamo quella per una tipologia di camion rispetto ad un’altra, oppure quelle dedicate ai mezzi a due ruote.
Soffermandoci su quest’ultime, spicca sicuramente la patente A, che in Italia permette di guidare motociclette, quadricicli leggeri, tricicli e ciclomotori. Per ottenerla, è necessario il compimento di almeno 18 anni, va poi superato un esame teorico e un altro pratico. Il costo medio per ottenerla varia dai 200 ai 400 euro.
Arriviamo poi alla A2, che ci consente di guidare motocicli di potenza non superiore ai 35 kW. Questa categoria include anche tricicli con potenza fino a 15 kW. Per ottenerla, è necessario avere almeno 24 anni e anche in questo caso è a dir poco fondamentale il superamento di un esame teorico ed un altro pratico.
Ma qualcosa di recente è cambiato
Quanto scirtto in precedenza sulle patenti A e A2, è ciò che le ha caratterizzate per anni e anni in Italia. Ma qualcosa, di recente, è cambiato eccome per quanto riguarda questi documenti di guida. Quest’estate infatti sono state apportate alcune modifiche, in particolar modo tramite la legge 108 del 5 agosto 2022.
Se la patente A è stata già conseguita, infatti – quella legata alla guida dei 125 – è possibile prendere la patente A2 in maniera decisamente più agevolata; basta infatti prendere parte ad un corso di formazione teorico presso una qualsivoglia autoscuola. Ciò permette ad ogni potenziale motociclista di evitare la partecipazione al consueto esame pratico e soprattutto la solita trafila burocratica che appesantisce da sempre le varie motorizzazioni.
Una soluzione questa che ha davvero cambiato quello che era divenuto un sistema praticamente abitudinario e ben radicato nel nostro Paese. Vedremo se tale soluzione darà i suoi frutti a medio-lungo termine, dato che ha il chiaro obiettivo di facilitare il lavoro delle Motorizzazioni.