Si può fare una Drag Race tra auto di serie storiche? La risposta è ovviamente affermativa e i risultati vi lasceranno stupefatti.
Se non siete appassionati di auto e competizioni automobilistiche americane, probabilmente non avrete familiarità con le Dragster e le Dragster Race. Queste speciali competizione prendono ovviamente il nome dalle auto che vi partecipano e consistono in una prova di accelerazione su 400mentri. Nelle competizioni di questo tipo le auto sono dei prototipi creati appositamente per avere un’accelerazione mostruosa e le velocità raggiunte sono tali che per frenare i bolidi dopo la corsa si utilizza uno speciale “paragadute” che aiuta a rallentare la corsa.
Negli anni sono state organizzate gare di questo tipo anche con vetture sportive e da corsa che non erano state progettate per questo scopo. Ovviamente queste prove servivano anche per testare le velocità in accelerazione delle varie auto in gara. Esistono anche le Drag Race, che sono delle prove di velocità e accelerazione rivolte esclusivamente ai mezzi a due ruote. Queste competizioni offrono una scarica di adrenalina ai piloti che concorrono e uno spettacolo al cardiopalma per gli spettatori sulle tribune.
Appare logico, dunque, che fare partecipare ad una gara di questo tipo delle vetture che impiegano più di 20 secondi a percorrere 400 metri in accelerazione ha poco senso dal punto di vista dello spettacolo e del senso del brivido, ma c’è chi ha voluto fare una prova di questo tipo per mettere a confronto le prestazioni di quattro auto iconiche che sono riuscite ad ottenere l’ammirazione e l’approvazione eterna da parte di tutti gli appassionati di auto.
Dragster Race atipica: come si comportano 500, Mini, Maggiolino e 2CV?
I curatori del canale YouTube TFL Classic hanno pensato che sarebbe stato divertente affrontare una prova di accelerazione a bordo di quattro auto che hanno segnato la storia e che provengono da Paesi europei differenti. Per l’Italia è stata scelta la mitica 500, per la Germania è stato scelto l’immortale Maggiolino, per la Gran Bretagna l’iconica Mini e per la Francia l’indimenticabile 2CV. Si tratta di auto appartenenti ad epoche storiche differenti e a differenti segmenti, dunque non c’era alcuno spirito di competizione, solo la curiosità di capire chi poteva vincere. Per questa ragione non sono state effettuate modifiche o evoluzioni alle auto, ma sono state portate in pista le auto con le loro caratteristiche di serie.
Nella prova classica dedicata alle Dragster, l’accelerazione, ad avere la meglio è stata la Mini Cooper, capace di completare i 400 metri in 23,17 secondi. Al secondo posto è arrivato il Maggiolino con un tempo di 26,64 secondi, mentre con molta più calma sono arrivate la 2CV (32,86 secondi) e la 500 (32,93 secondi). La prova successiva è stata quella di frenata. Tutte le auto sono state portate ad una velocità di 56 chilometri orari, quindi è stato calcolato lo spazio necessario per arrestare la corsa. Sorprendentemente in questo caso ha vinto la 500, capace di frenare in 10,7metri. Al secondo posto nuovamente il Maggiolino che ci ha impiegato 12,8 metri, seguita dalla 2CV con 13,1 metri e dalla mini con 13,7 metri.
La terza ed ultima prova affrontata è stata quella di velocità di punta. In questo caso non c’è stata alcuna sorpresa, visto il motore a disposizione e la maggiore leggerezza della carrozzeria. A vincere questa sfida è stata infatti la Mini Cooper che ha raggiunto la bellezza di 120,7 Km/h. Nessuna sorpresa nemmeno al secondo posto, visto che si è classificato il Maggiolino con 104,5 Km/h. Al terzo posto è arrivata la 2CV, dotata di un motore più performante della 500 che gli ha permesso di ottenere una velocità di punta maggiore nonostante la scocca più pesante, con 82,1 Km/h ed infine la piccola italiana con 75,6 km/h.