Parole durissime del manager ed ex pilota, che fanno capire come la Ferrari abbia commesso tantissimi errori durante la sua ultima stagione di Formula 1.
Il 2022 per la Ferrari verrà ricordato come l’anno della speranza, ma anche della grande illusione. Quella di tornare a trionfare dopo circa una decina di anni nel mondiale di Formula 1.
La partenza stagionale della monoposto di Charles Leclerc era stata persino esaltante, con tanto di titoli a nove colonne tra elogi e grandi speranze. Ma poi sono giunti errori marchiani e problematiche tecniche insormontabili che hanno compromesso il mondiale.
La Ferrari è stata superata e annichilita dallo strapotere Red Bull, con il bis di Max Verstappen, campione del mondo già con diversi gran premi di anticipo. I troppi errori strategici hanno portato ad un uomo in particolare: Mattia Binotto, il team principal considerato il primo responsabile del flop.
Arnoux durissimo con Binotto. E punta il dito anche contro Leclerc
A parlare proprio della deludente stagione ferrarista c’ha pensato un manager ed ex pilota di F1, che ha legato la sua carriera per diversi anni proprio alla Rossa di Maranello.
Ovvero il francese René Arnoux, ex cavallo pazzo dell’automobilismo, celebre per i duelli esaltanti tra anni ’70 ed anni ’80 con Gilles Villeneuve. Parole dure quelle di Arnoux nei confronti di Binotto.
“Gli errori che ha commesso sono imperdonabili. Non sono mai stato dalla parte di Binotto. Uno che dice ‘andrà meglio l’anno prossimo’, non merita quel posto. Io l’avrei messo fuori già parecchi anni fa. È intollerabile un comportamento come il suo quando sei alla testa della più bella squadra al mondo. Jean Todt può piacere o non piacere, ma non avrebbe mai detto certe cose. Vinceva, e quando aveva vinto, pensava all’anno dopo. Ma di Todt e Ron Dennis ce ne sono pochi”.
Binotto dunque primo colpevole secondo Arnoux. Il quale non ha risparmiato qualche stilettata anche a Leclerc, pilota della Ferrari di grande talento, ma secondo il francese ancora non pronto per dominare le piste.
“Verstappen e Leclerc sono molto vicini, però Max ha una cosa in più quello che ha fatto alla prima curva di Suzuka: l’inchiodata sotto la pioggia, all’esterno. Quando serve, lui è capace di frenare dopo gli altri. Ci vogliono le palle”.