La Commissione Europea vuole abbassare drasticamente le emissioni di CO2 e il mondo dell’automotive è ormai identificato come il principale responsabile del cambiamento climatico e del riscaldamento globale
Quella tra auto elettriche e auto a combustione tradizionale sembra destinata a caratterizzarsi come uno dei dualismi più divisivi e polarizzanti. Un po’ come quello tra Pelè e Maradona, tra Coppi e Bartali, e via discorrendo. Quel che è certo, però, è che per chi governa la transizione è ormai innescata.
Del resto, c’è da assecondare il volere della Commissione Europea che, ormai a più riprese, sta imponendo di abbandonare la produzione di auto con motori a combustione, lasciando spazio a quelle elettriche e ibride. Anche lontano dal nostro Paese, negli Stati Uniti, per esempio, la svolta green sembra ormai innescata. In quel caso, essendo gli States una nazione federale, vi sono Stati che sono più avanti. La California, su tutte. L’Europa, invece, deve muoversi all’unisono. E questo nonostante tanti mal di pancia. Le stesse case automobilistiche stanno facendo buon viso a cattivo gioco e si stanno adeguando.
La Commissione Europea vuole infatti abbassare drasticamente le emissioni di CO2 e il mondo dell’automotive è ormai identificato come il principale responsabile del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. Non deve quindi sorprendere che ormai le scelte di chi governa siano orientate verso una transizione che di transitorio ha ben poco. Che, anzi, è tra le più stringenti mai viste.
Stop ai veicoli inquinanti
E’ imminente, infatti, la decisione di bloccare totalmente la circolazione di veicoli inquinanti. E questo con parecchio tempo d’anticipo anche rispetto ai tempi perentori dati da Bruxelles, che parlano del 2035 per la fine della produzione di auto con i motori a combustione la riconversione elettrica.
Il Comune di Genova prepara una nuova ordinanza antismog che dall’area centrale dove è già in vigore si amplierà a tutta la città di Genova. I nuovi limiti riguarderanno sicuramente le euro 1 a benzina e si sta valutando di arrivare fino all’Euro 3 Diesel. “Noi lo facciamo perché vogliamo che tra 4-5 anni ci sia una città in cui si usi di più il trasporto pubblico e dove i mezzi privati siano a basso inquinamento, sono interventi necessari che devono, però, essere affiancati da azioni di sostegno ai cittadini per cambiare i mezzi” ha spiegato l’assessore alla Mobilità e all’Ambiente, Matteo Campora.
Un piano che, per ora, non prevede ancora la ‘congestion charge’, il pedaggio per entrare in centro città di cui aveva parlato nei giorni scorsi il sindaco, Marco Bucci. Ma, oltre ai divieti, l’Amministrazione Comunale genovese pensa anche a importanti incentivi per incoraggiare il passaggio all’elettrico. Il Comune, infatti, ha stanziato ben 18 milioni di euro per chi rottamerà il proprio mezzo inquinante (la cui circolazione sarà inibita) per l’acquisto di un mezzo a zero emissioni. Si potranno per esempio avere fino 800 euro per l’acquisto di e-bike, moto e scooter ibridi ed elettrici, ibride ed elettriche. 6.000 per ibrido euro 6D-temp o successivo; 5.000 euro per metano, gpl, benzina-metano, benzina-gpl euro 6D-temp o successivo; 4.000 euro per benzina euro 6D-temp o successivo e diesel euro euro 6D-temp o successivo. Addirittura, si sale fino a 9.000 euro per veicoli elettrici e idrogeno.
Anche le imprese potranno avere un contributo a fondo perduto pari al 40% del costo totale dell’investimento. Si possono ottenere i vantaggi accedendo alla richiesta solo tramite SPID.