Avete comprato un’auto nuova e non arriva? Scoprite tutto quello che dovete fare. Ci sono una serie di passaggi da compiere per risolvere il problema
I diritti dell’acquirente spesso non sono conosciuti alla perfezione. Per uscire fuori da una spiacevole situazione come questa ci sono delle procedure adeguate che possiamo seguire. Purtroppo sarà capitato a molti di avere disguidi con una consegna.
A qualcuno sarà capitato di sperimentare la triste esperienza della mancata consegna in tempo di un’automobile. Purtroppo, come avviene con altri prodotti di largo consumo, tutta la merce che deve essere spedita da un’altra parte può esistere il problema dei ritardi o del non arrivo.
Certo visto che nel caso di una vettura stiamo parlando comunque di una spesa piuttosto alta (non inferiore a diverse migliaia di euro), l’idea è quella di evitare in tutti i modi di dover aspettare o subire degli inconvenienti.
Oggi più che mai questo tipo di disagio può colpire diverse persone, visto che sono aumentate le concause che portano alla mancata consegna. Inutile parlare della guerra in Ucraina, di cui purtroppo sappiamo tutto da 10 mesi a questa parte. Un altro problema sono i continui lockdown in Cina (ancora per il Covid), da dove molto spesso la nostra auto proviene. Un altro aspetto importante sono la mancanza di chip (sempre condizionati dalla guerra) che dovrebbero provenire dall’Asia per la costruzione anche in Europa delle vetture.
Acquisto auto, dopo aver firmato il contratto avete problemi con la consegna? Ci sono diversi diritti a cui potete appellarvi
Tutto questo quindi ci porta a dover digerire ritardi e mancate consegne. Ma qualora dovesse presentarsi uno di questi scenari, cosa può fare un normale cittadino per sbloccare una situazione in cui è solo vittima sacrificale? Vediamolo insieme.
Se abbiamo comprato una macchina dopo aver firmato un contratto con il venditore, ci viene indicata una data in cui potremmo ritirare la vettura. Se il giorno della consegna l’auto non è ancora disponibile, il concessionario o chi per esso potrà comunque avere un tempo di tolleranza di 60 giorni (come normalmente indicato sul contratto di vendita). In questo caso l’acquirente non può far altro che pazientare, visto che era tutto nero su bianco.
Quando il ritardo dell’auto invece supera la scadenza dei due mesi, diventa possibile rescindere il contratto per mancata consegna della stessa. Questo periodo di 60 giorni serve alla casa madre per dimostrare che il ritardo non è colpa del venditore.
Cosa fare in caso di mancata consegna: massima attenzione alle scadenze riportate
Per quanto riguarda le soluzioni temporanee da adottare (e pretendere) c’è quella dell’auto di cortesia. Anche in questo caso, però, badate bene che il tutto sia riportato all’interno del contratto. Non essendo una clausola obbligatoria va inserita al momento della firma.
Ovviamente altro aspetto fondamentale è che all’interno del foglio che abbiamo firmato al momento dell’acquisto ci sia indicata una data chiara di consegna. Se il termine non viene rispettato, il cliente potrà procedere alla disdetta del contratto, una volta scaduto il suddetto periodo di tolleranza (60 giorni).
Sarà inoltre possibile procedere con la richiesta del doppio della cifra della caparra versata ed eventualmente una richiesta di danni. Per quest’ultima voce andranno ovviamente allegate anche le prove del danno subito.