Mancava un’auto del genere sul listino di Tesla, finalmente possiamo comprarla. Anche se dubitiamo che abbia un cartellino del prezzo che fa tanti sconti. Vediamo come è nata la primissima “mini” di Elon Musk.
Il fondatore di Tesla Elon Musk non sarà per niente contento di non aver avuto lui stesso questa idea. Finalmente, la saga di Tesla continua con un nuovissimo veicolo che prende “in prestito” qualcosa da un’automobile tradizionale. Andiamo a vedere come l’hanno costruita ma sappiate che è un’idea folle che ha funzionato solo grazie alle enormi capacità dei progettisti e dei meccanici che ci hanno lavorato sopra.
Mito del passato
La casa californiana Tesla che si è prepotentemente imposta sul mercato delle automobili elettriche in questi anni ha un grave problema a cui sta cercando di ovviare ossia la mancanza di un modello low cost sul suo listino. A Musk e compagnia cantante manca un’utilitaria, questa è la verità nonché il motivo per cui nell’ultimo anno le vendite di Tesla pur rimanendo sempre molto alte sono lievemente calate lasciando terreno alle rivali.
Per ovviare a questo piccolo problema che potrebbe rilanciare in modo ancora più deciso le vendite del marchio, Tesla ha già in cantiere una soluzione ovvero la Model 2, utilitaria dal prezzo “popolare” poco superiore ai 20.000 Dollari almeno sulla carta che andrebbe a riprendere tutta quella clientela scoraggiata dai prezzi elevati delle attuali vetture del brand americano.
Davanti c’è spazio
Costruita dai tuner di Gildred Garage questa speciale utilitaria Tesla ha stupito tutti. Ma come, starete pensando, quella in foto non è una Austin Mini Cooper della prima serie? Non proprio, diciamo che le apparenze ingannano. Al posto del solito propulsore 1.6 montato posteriormente, questa piccola vettura vanta un motore molto diverso e molto più moderno che le garantisce sicuramente delle prestazioni migliori.
L’esemplare del 1971 che abbiamo qui è stato modificato con un bel motore elettrico, cosa che rende quest’auto con tutta probabilità la più piccola auto elettrica in Europa, non considerando appunto i modelli cinesi che raggiungono dimensioni pure inferiori a quelle della nostra Mini. Ma la MiniTesla sarà in grado di reggere il confronto con la versione JCW tanto blasonata ed amata dai collezionisti?
Piccolo mostro…
Equipaggiata con il motore della Tesla Model S da ben 300 cavalli, questa Mini ha detto addio al motore a combustione per passare all’elettrico. Ovviamente per motivi evidenti non è stato possibile montare il propulsore nel piccolo vano situato sul retro dell’auto che equipaggia il motore della Tesla elettrica sotto il cofano un tempo utilizzato come portabagagli dalla Mini originale.
La vettura ha uno scatto molto superiore a quello del modello originale e prestazioni decisamente migliori oltre al fatto che un mezzo del genere non fa rumore, non inquina e non è sottoposto a limitazioni di sorta come quelle che inizieranno a colpire le auto con motore a combustione tra una ventina d’anni circa, anche se a tutti gli effetti gli inglesi non dovrebbero essere soggetti ad esse in quanto fuori dall’UE.
L’automobile ha un’autonomia piuttosto limitata di circa 240 chilometri ma non sarà un problema: elettrica o meno, una Mini non è proprio l’auto migliore con cui fare un viaggio in autostrada per lunghe distanze. Che altro dire? Al momento, esiste un solo esemplare della vettura dal costo non divulgato…ma non è da escludere che a qualcuno venga in mente di copiare l’idea.