Occhio ai guidatori di auto che di solito vanno in giro con veicoli prestati, da persone che non fanno parte del proprio nucleo familiare. Il rischio è una sanzione davvero esemplare.
Non è inusuale che sulle strade circolino veicoli guidati, di tanto in tanto, da conducenti che non sono i reali e ufficiali proprietari del mezzo in questione.
Ovviamente mettersi alla guida di un’auto non di proprietà non è qualcosa di illecito o contro la legge. Ma bisogna fare attenzione se questa abitudine dovesse durare più del dovuto.
Secondo il codice della strada, è possibile guidare l’auto di un’altra persona ma con un certo limite. Se il prestito del mezzo dura più di 30 giorni e il titolare dell’auto non è un familiare, urge andare alla Motorizzazione e fare annotare, sul libretto di circolazione, il nome del momentaneo conducente. Le autorità così saranno informate direttamente.
Il prestito di auto va segnalato: l’esempio delle multe pesanti a Firenze
Una pessima idea è quella di essere proprietario di una o più auto, ma concederne la guida e l’utilizzo ad altre persone che non hanno rapporti familiari con il primo. Superate le scadenze temporali, tale pratica diventa illegale.
L’esempio più chiaro arriva da Firenze: un uomo è stato fermato in un parcheggio di un supermercato a bordo di una Renault Megane. Ha attirato l’attenzione dei vigili urbani, straniti, perché aldilà della tipologia di auto di cui avrebbe dovuto essere il proprietario, aveva a bordo anche un materasso.
A seguito di ciò, i vigili urbani lo hanno fermato e durante i controlli è venuto fuori che l’auto non era sua e che era un’auto intestata ad un’altra persona. Oltretutto, lui era anche sprovvisto di patente. La conseguenza del furto dell’utilitaria è stata una sanzione di 5 mila euro.
Ma la cosa sorprendente non è il furto stesso. Infatti, a seguito di altri approfondimenti frutto di indagini effettuate dalla Polizia, è venuto fuori che la Renault apparteneva ad un signore che aveva intestate ben 219 auto, 220 con l’auto in questione. La Polizia ha provveduto a sanzionare il proprietario dei veicoli con una cifra di 116 mila euro, vale a dire 530 euro di multa per ogni auto intestata falsamente.
I furbetti non possono dunque avere lunga vita, visto che il codice parla chiaro e le sanzioni rappresentano delle vere e proprie batoste.