La Fiat 600 è la classica macchina da città che va bene per tutti, giusto? C’è chi è riuscita a trasformarla in un bolide da 250 cavalli.
Le prime esperienze di guida sono sempre emozionanti per i neo patentati, anche perché la novità spinge i giovani automobilisti a sperimentare i limiti delle auto a disposizione, senza il minimo rispetto per frizioni, cambi, motori, sospensioni e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia, per quanto sperimentali possano essere le prime esperienze di guida, solitamente i neopatentati sono alla guida di auto che non hanno una grossa potenza o prestazioni che permettano di assaporare il piacere di guida.
Molti hanno cominciato con la panda 750 della nonna, altri con la Ford Ka della mamma, o con la Renault Twingo della sorella, senza dimenticare chi ha provato l’ebrezza senza tempo di guidare la 500 o la 600 versione anni ’90. Queste due vetture, non troppo riuscite a livello di design, di qualità degli interni e di motori, hanno avuto comunque una diffusione eccezionale grazie ad un prezzo di vendita risicato. In molti l’acquistavano appositamente nuova o di seconda mano per darla al figlio o alla figlia neo patentati. Inoltre era la classica macchina piccola e semplice da guidare per chi era più anziano, visto che non possedeva complicate diavolerie moderne e ricordava la spartanità delle auto anni’70 e ’80.
Sicuramente tanti di noi, da guidatori o da semplice passeggeri (se non l’abbiamo avuta noi, l’avrà avuta almeno uno dei nostri amici), hanno ricordi molteplici a bordo di queste vetture, ma per quanta nostalgia si possa provare per il periodo associato a questa vettura, nessuno di noi la accomunerà a piacere della guida o a prestazioni sportive. Tuttavia c’è chi, con un’elaborazione decisamente spinta – quasi folle – è riuscito a tramutare una Fiat 600 in un prototipo da corsa.
Fiat 600, mai così potente: come è avvenuta la trasformazione in bolide da competizione
La Fiat ha sempre prodotto alcuni modelli elaborati delle sue macchine più vendute. Queste versioni del reparto corse Abarth, hanno una livrea standard e riconoscibile e conferiscono a quelle che sono solitamente delle vetture da città prestazioni da sportiva. In passato anche la Fiat 500 originale ha ricevuto la sua versione Abarth, mentre negli anni ’90 l’esperimento è stato fatto sulla Fiat Punto. Le sorelle più piccoline, infatti, non avevano caratteristiche adatte a questa trasformazione e l’unica che ha ricevuto una versione da collezione è stata la 500 con la versione Michael Schumacher, la cui potenza comunque non era per nulla paragonabile ad una versione Abarth.
Il canale YouTube ‘Officina del Pilota‘ – dedicato principalmente alle elaborazioni delle auto – ci ha mostrato l’esperimento di un ragazzo e della sua officina su una Fiat 600. Inizialmente, spinto dall’idea di guidare la classica auto da città con prestazioni più soddisfacenti, il giocane voleva montare un 1.2 da 75 cavalli della Fiat Punto, ma mentre si adoperava sull’auto, ha pensato che fosse meglio provare con un 1.2 turbo, quindi ha cambiato idea rivolgendosi ad un 1.4 multi-jet diesel, ed infine ha deciso per un 1.4 da 195 cavalli tratto proprio dalla versione Abarth della Punto.
Il cambio di motore è stato accompagnato alla sostituzione dei radiatori di acqua e olio per far sì che fossero adatti alla nuova potenza, da collettori quattro in uno a rapporto lungo da collegare al cambio, da una turbina Garreth, iniettori 390 (a limite per le prestazioni del motore) una farfalla meccanica di derivazione Lancia Delta per il pedale dell’acceleratore e intercooler. Chiaramente è stato necessario cambiare i copertoni per migliorare la stabilità dell’auto in curva e anche la frenata, ma anche per scaricare la potenza. Sono stati messi dei cerchi in lega da 8 che supporterebbero delle mescole da 205, ma al momento sostengono quelle da 195. Nono stante la carena sia stata allargata di 4 cm, infatti, la scocca dell’auto è troppo stretta per copertoni ancora più grandi.
Come avrete capito ci troviamo di fronte ad un’auto capace di sprigionare una potenza incredibile, che fa spavento anche in fase di acceleazione grazie al telaio leggero che porta in dotazione dalla fabbrica. Nel video vediamo il curatore del canale a bordo per una prova su un tracciato montano che rimane basito dalla velocità della vettura e da quanto è nervosa in fase di accelerazione. Il rumore della turbina poi fa dimenticare l’auto su cui stanno viaggiando e fa pensare a prototipi da Rally, tanto che il testimone si lascia sfuggire un “Mamma mia quanto è inca***ta”.