Addio Ferrari, adesso è ufficiale: va via anche lui. La rivoluzione ha già coinvolto la figura del Team Principal Mattia Binotto, sostituito da Vasseur
In realtà già non faceva parte della Scuderia in questa stagione, ma era legato contrattualmente al Cavallino Rampante. Mick Schumacher è cresciuto nella FDA e ora vede il suo contratto con la Rossa andare in scadenza in modo definitivo.
Era il 2016 quando un giovanissimo Mick Schumacher entrò nell’orbita della Ferrari Driver Academy. In quell’anno prese parte con la Prema al campionato di F4, prima di compiere il salto nella Formula 3 Europea nel 2017. Il figlio del grande Michael ha avuto modo anche di effettuare diversi test sulla Rossa, in alcuni test privati.
Dopo essere sbarcato in F2 nel 2019, ha portato a casa il titolo iridato nella categoria la stagione successiva, coronando un sogno che coltivava da bambino. In quel momento sembrava essere davvero tra i talenti più fulgidi del panorama globale, con la Ferrari particolarmente attente a seguirne le orme. Qualcuno ipotizzava un futuro certo a Maranello, magari al posto di Sainz, al fianco di Leclerc.
Per non creare troppe aspettative, anche nella mente del ragazzo, Mattia Binotto decise di “parcheggiarlo” alla Haas, facendolo esordire in Formula 1 e permettendogli di fare esperienza.
Se l’anno scorso Schumacher Jr aveva mostrato pochi sprazzi con una Haas davvero poco competitiva, quest’anno, nella prima parte del campionato, i progressi sono diventati ben visibili. Piazzamenti a punti costanti e molto solido anche in qualifica. Uno step che stava convincendo anche i più scettici. Bei duelli in pista con i piloti di maggiore blasone, come con Hamilton in Austria. Pochi timori reverenziali e fiducia in netto aumento.
Qualcosa si è poi inceppato, con tanti, troppi incidenti, sia al sabato che alla domenica. Dal canto suo Magnussen ha mostrato tutti i limiti del figlio d’arte, “bastonandolo” sia in termini di punti in classifica (alla fine saranno 25 a 12) sia come velocità pura sul giro secco. Se a questo aggiungiamo i danni economici creati dai suoi “crash” arriviamo alla scelta di Steiner di non rinnovargli il contratto con il team americano. Al suo posto nel 2023 ritroveremo Nico Hulkenberg.
Le porte della Formula 1 per Mick Schumacher sono ormai chiuse, con le varie opzioni McLaren, Aston Martin, Alpine e Williams, andatesi via via eliminando con il passare delle settimane.
Ora anche il suo legame con la Ferrari è arrivato al capolinea. La scuderia di Maranello ha deciso infatti di non rinnovare l’accordo che prevedeva nel proprio programma piloti anche il classe ’99 nato in Svizzera. Con il 2022 si chiude l’esperienza in Rosso di Mick che ora ha una sola opportunità davanti a sé per restare nell’orbita del Circus. Si sta palesando l’ipotesi di ricoprire il ruolo di terzo pilota alla Mercedes, come riserva di Russell e Hamilton.
Come avvenne con il padre nel 2010, anche per lui il passaggio dall’Italia alla Germania può diventare realtà. L’alternativa è quella di cimentarsi, momentaneamente, con il DTM, cambiando categoria e scendendo di livello. Per ora questa sarebbe solo l’opzione di riserva, francamente poco gradita dal diretto interessato.
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