Chi è ancora in possesso di auto che non rispettano le nuove regole sull’inquinamento è stato costretto a lasciarle ferme o a spostarle solo negli orari concessi dalla legge sull’inquinamento stradale. Grazie al progetto ‘Move-in’ non sarà più necessario: come funziona, come si aderisce e quanto costa.
Le norme sull’inquinamento ambientale scaturito dalla circolazione dei veicoli prevedono un lento e progressivo abbandono delle vetture con motori più vecchi e dunque più inquinanti. A partire dall’1 ottobre del 2022 è stato impedita la circolazione della auto Benzina Euro 2 e di quelle Diesel Euro 5. Per quanto riguarda i motori Diesel, già dall’aprile del 2021 era limitata la circolazione durante le ore diurne (dalle 8 alle 19) dei motori Euro 4 al fine di ridurre l’impatto ambientale di questi veicoli. 
Le norme richieste dall’Unione Europea sono volte alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini e puntano ad una graduale ma costante diminuzione dell’emissione di sostanze tossiche e inquinanti nell’aria. A partire dall’1 ottobre 2025, infatti, il divieto di circolazione sarà esteso alle auto Benzina Euro 3 e a quelle Diesel Euro 6. Appare chiaro che queste misure, unite ai finanziamenti per l’acquisto di auto ibride o elettriche, siano volte ad accelerare il passaggio dai motori tradizionali a scoppio a quelli elettrici.
Il passaggio alle nuove motorizzazioni e l’acquisto di una vettura nuova attualmente non sono operazioni alla portata di tutte le tasche. Il costo delle auto ibride e di quelle elettriche è decisamente elevato anche considerando gli incentivi e c’è chi purtroppo non può sborsare simili cifre e non può nemmeno ottenere dei finanziamenti che gli permettano di pagarle a rate. Una possibile soluzione potrebbe essere il leasing, ma anche in questo caso si tratta di procedure che richiedono una costanza di pagamento che tanti non si possono permettere.
Il modello Move-In attuato in Piemonte e Lombardia
Al fine di venire incontro alle difficoltà di quei cittadini che non si possono permettere un cambio immediato della vettura, nelle regioni Lombardia e Piemonte è stato avviato il progetto ‘Move-In’, con il quale è stato tolto il limite di circolazione alle auto con motorizzazioni inadeguate alle richieste ambientali vigenti. In pratica i possessori di questi veicoli possono circolare anche nelle ore diurne a patto che accettino di inserire una scatola nera che calcoli il chilometraggio effettuato durante l’anno.
L’iniziativa ha avuto successo e a partire dal gennaio del 2023 anche l’Emilia Romagna ha intenzione di implementarla. Move-In è dunque una possibilità in più per chi possiede ancora un’auto con una motorizzazione inadatta alle nuove normative ma non può ancora cambiare la vettura con un modello maggiormente recente. Scopriamo dunque come funziona, come si aderisce e che costo ha questa possibilità.
Funzionamento, costo e modalità di adesione
Come abbiamo spiegato, Move-In prevede l’installazione di una scatola nera che monitori i chilometri percorsi durante l’anno e dunque che non vengano superati quelli assegnati. Per quanto riguarda il chilometraggio effettuabile, questo probabilmente dipenderà dal modello di auto in possesso. Una volta installata la scatola nera non ci saranno più limitazioni orarie, ma quando verranno raggiunti i chilometri concessi il mezzo non si potrà più muovere per il resto dell’anno. Le auto che entreranno a far parte dell’iniziativa della Regione Emilia Romagna sono quelle Benzina Euro 1 e quelle Diesel Euro 4. Il primo anno il costo sarà di 50 euro Iva compresa di cui 30 sono per l’acquisto della scatola nera. 
Ovviamente si potranno controllare costantemente i chilometri percorsi e quelli che mancano grazie all’applicazione per smartphone di Move-In. Gli automobilisti più accorti potranno guadagnare chilometri extra ad esempio mantenendo una velocità compresa tra i 70 ed i 110 chilometri orari in autostrada ed evitando accelerazioni superiori ai 2 m/s² in strade urbane e extra urbane. Per aderire basta registrarsi all’apposito sito, utilizzando ovviamente lo spid per l’identificazione digitale.