Può capitare a chiunque di avere un malinteso con il proprietario della pompa di benzina, in particolare quando si verifica quest’antipatica situazione. Per fortuna, esiste un iter per riavere indietro il proprio denaro.
Quando ci si reca al distributore, lo si fa per spendere denaro, spesso davvero molto visti i prezzi della benzina e del diesel che solo recentemente hanno visto un progressivo e timido calo. Esiste però un caso in cui è il benzinaio a dovervi ridare indietro dei soldi, specialmente se conoscete bene la legge e sapete far valere i vostri dritti. Non fatevi trovare impreparati, leggete la nostra guida su come riavere indietro i soldi al distributore.
Può capitare…
Fare rifornimento alla vostra auto, a patto che non sia una vettura elettrica o ibrida, è la cosa più comune del mondo e milioni di italiani ogni giorno accostano alla pompa di benzina per fare un bel pieno di gasolio. A volte però, si possono verificare delle situazioni sgradevoli che soprattutto in questo caso possono portarvi ad avere un’ascesa discussione con chi dirige il posto, se non siete stati attenti e lungimiranti.
Non parleremo oggi delle truffe che alcuni benzinai – una minoranza di persone disoneste – mettono in atto per fregarvi e con il preciso intento di danneggiarvi: in questo caso, si parla di un malinteso molto facile da incontrare se non sapete che questa cosa può succedere normalmente e che ci sono modi per provare il problema e ricevere subito un rimborso che pareggi le cose con la pompa di benzina.
E la benzina?
Può capitare soprattutto presso una pompa di benzina self service che si crei una discrepanza tra il denaro che avete pagato e la quantità di carburante che siete effettivamente riusciti a mettere nel serbatoio: sono tante le circostanze che possono portare a questa situazione antipatica. La più frequente è un guasto della pompa o del sistema di erogazione, la meno comune è che la benzina sia effettivamente terminata.
In questi casi, cosa dovete fare? Sul momento purtroppo non c’è molto che possiate fare se la pompa di benzina è sguarnita e non c’è nessun membro del personale a cui rivolgervi, specie se è notte e vi siete fermati per un rifornimento al chiaro di luna: una cosa che sicuramente dovete fare immediatamente è ritirare lo scontrino che attesta il pagamento. Ci servirà tra poco.
Se non ti pagano, rischiano grosso
Una volta ritirato il ticket fiscale dovete semplicemente tornare al distributore di benzina con esso e parlare con il proprietario, mostrando le prove di quanto dite. Nel caso lo scontrino non sia uscito, si crea una situazione molto antipatica e dovrete avere un altro modo per provare che ai soldi spesi non è corrisposta la corretta quantità di benzina. Avere un testimone o delle foto del monitor del benzinaio potrebbe aiutare.
Ora, in condizioni di normalità il gestore della pompa di benzina procederà al rimborso o semplicemente vi fornirà un buono equivalente alla spesa in eccesso che avete effettuato poco prima valido per un nuovo rifornimento e sarà tutto sistemato. Potrebbe però capitare, raramente, che un titolare della pompa di benzina si rifiuti di credervi o peggio ancora non voglia procedere con il rimborso. Che fare in questi casi?
Niente paura, la legge vi tutela, sempre a patto che abbiate modo di provare quello che vi è successo con foto, scontrino o testimoni. O magari con una combinazione di queste tre cose insieme. L’Articolo 646 del Codice Penale è molto chiaro in merito: “Chiunque per profitto personale si appropria di denaro o proprietà altrui, rischia una multa fino a 3.000 Euro ed una reclusione fino a 5 anni”. Ora, sapete come fare se subite una prepotenza al distributore.