Il mondo delle auto va sempre più verso l’elettrico. Alcuni marchi non stanno più realizzando veicoli a diesel, presto seguiranno altri costruttori. Anche la benzina verde un giorno verrà messa al bando e i clienti si muovono sempre più verso l’ibrido e l’elettrico. Ma dall’Oriente arriva una interessante alternativa che potrebbe essere appetibile per molti utenti.
Dal 2035 non si potranno più vendere i veicoli con motore a combustione interna, quindi con propulsori a benzina e diesel. Diversi Paesi, tra cui l’Italia, hanno provato a fare pressione sull’Ue per posticipare al 2040, ma non ci sono stati sconti. In cambio l’Ue ha dovuto cedere sulle emissioni inquinanti dei costruttori, che otterranno una deroga al limite se la loro produzione di vetture a zero emissioni raggiungerà un certa quota. Per molti non è la soluzione definitiva, in quanto anche l’elettrico riserba tanti problemi di inquinamento, a cominciare dalle batterie, che vanno prodotte e poi smaltite. Resta inoltre il problema del particolato nell’aria, derivante in gran parte dall’usura delle pastiglie dei freni e degli pneumatici.
Il nuovo biodiesel di Mazda
Le aziende motoristiche ormai hanno dirottato gli investimenti verso l’elettrico, ma alcuni marchi, soprattutto dell’Est, continuano a sperimentare soluzioni “green” alternative. Ad esempio Toyota sta studiando un motore termico a idrogeno ad alte prestazioni, Toyota sui carburanti sintetici, mentre Mazda sta lavorando su motori a biodiesel. Di recente quest’ultimo produttore ha realizzato una Mazda2 Bio alimentata al 100% da biodiesel, un carburante distillato da olio di cucina usato e grassi di microalghe. Al momento si tratta di una vettura che gareggia nella categoria ST-Q alla 24 ore della Super Taikyu Series Fuji, dove competono auto sperimentali, quindi non omologate per uso stradale.
Produzione dal 2025
Adesso Mazda ha intenzione di portare avanti la sperimentazione di questo biodiesel, con l’obiettivo di trovare fonti di energia alternative al petrolio. Sebbene l’industria automobilistica stia spingendo fortemente verso l’elettrico, la Casa giapponese vuole tastare altre strade, dal momento che non è pienamente convinta del settore elettrico. Akira Marumoto, Presidente e CEO di Mazda Motor Corporation, ha annunciato di voler fornire vari tipi di powertrain a seconda delle politiche e delle fonti di ciascun Paese.
Nel 2025 vuole produrre questo nuovo biodiesel presso un nuovo stabilimento, dove il grasso da cucina viene combinato con le microalghe. Questo carburante green prende il nome di “SUSTEO” e sarà realizzato esclusivamente con prodotti giapponesi. Una sfida davvero avvincente per Mazda che potrebbe aprire un nuovo fronte nel settore automotive del futuro. Presto potremmo vedere in circolazione le vetture dotate di Skyactiv-D a biodiesel.