Le auto elettriche aumentano progressivamente di numero nel mondo e in Italia, quindi aumenta la necessità di dotare il territorio di infrastrutture di ricarica. Resta ancora molto da fare, soprattutto in autostrada, ma una decisione importante da parte della Tesla andrà incontro alle esigenze dei tanti automobilisti del Bel Paese.
Rispetto a molti Paesi europei, l’Italia è ancora indietro per numero di colonnine e ciò rallenta la transizione verso la mobilità elettrica. Secondo gli ultimi dati dell’EAFO (European Alternative Fuel Observatory), in totale abbiamo 30.273 punti di ricarica, in buona parte concentrati al Nord e al Centro. Il 10,5% delle colonnine di ricarica elettrica sono in corrente continua da 50 kW in su (DC), la modalità di ricarica più veloce, mentre l’89,5% sono colonnine elettriche in corrente alternata (AC) con potenza fino a 22 kW.
Le stazioni di ricarica DC comprendono anche i Supercharger di Tesla, con potenza fino a 350 kW che permettono di ricaricare l’auto elettrica in pochi minuti. Le colonnine AC, invece, richiedono diverse ore per ricaricare le auto al 100%. La regione con il più alto numero di stazioni è la Lombardia con una quota nazionale pari al 17%, seguita da Piemonte (11%), Lazio ed Emilia Romagna (10%), Veneto (9%) e Toscana (8%).
Adesso è arrivata una buona notizia per i proprietari di auto elettriche. Infatti la rete dei Supercharger Tesla di Elon Musk sarà accessibile ad auto di marche diverse con presa compatibile. Non farà sicuramente piacere ai proprietari di veicoli Tesla, che incontreranno file più lunghe per la ricarica. Ma non tutti potranno beneficiare di questo servizio. Da metà novembre 2022, alcuni punti Supercharger Tesla sono accessibili a tutte le auto elettriche, ma solo a certe condizioni: innanzitutto il sistema di ricarica del veicolo dovrà essere compatibile, quindi bisognerà trarre un vantaggio rispetto alla ricarica standard meno veloce. Inoltre ricordiamo che le postazioni italiane Tesla Supercharger disponibili per tutti in Italia sono soltanto 18.
I proprietari di auto non marchiate Tesla che vogliono usufruire della rete di ricarica Supercharger Tesla, dovranno scaricare e utilizzare l’app Tesla versione 4.2.3 o successiva, creare un account per “utente non Tesla” e associare un metodo di pagamento. I veicoli compatibili con queste colonnine sono solo quelli dotati di presa di ricarica di tipo CCS standard. Il marchio di Elon Musk ha stabilito un abbonamento mensile di 12,99 euro, attraverso cui si ottiene uno sconto sulle tariffe, ora divise in fasce orarie. Il costo resta leggermente più basso per i proprietari di vetture Tesla.
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