Sono bastati letteralmente dei secondi per condannare alla distruzione questa bellissima supercar d’epoca molto famosa tra gli appassionati di cinema per un motivo quasi ovvio. Non c’è modo di salvarla o ripararla.
Quando una supercar subisce un incidente molto grave, dopo essersi accertati che il pilota ed eventuali passanti o altri automobilisti stiano bene naturalmente, gli appassionati si preoccupano subito di una questione pressante. Si può recuperare la vettura? A volte, una riparazione non è possibile come in questo caso in cui una manovra sbagliata è bastata a devastare completamente un vero cimelio.
Guarda dove vai!
Guidare facendo molta attenzione alla strada, alle altre auto e ai pedoni è fondamentale in qualsiasi caso per evitare di fare male a se stessi e agli altri ma ancora di più se si sta guidando un’auto d’epoca dal valore inestimabile non solo per eventuali rivenditori e collezionisti ma proprio al livello storico. E’ innegabile ormai anche dai più cinici denigratori della nostra passione per i motori che certe vetture siano dei veri cimeli d’epoca.
Nessuno entrerebbe in un museo di arte contemporanea distruggendo un’opera, sarebbe un delitto: allora, la stessa attenzione va esercitata verso determinati modelli che hanno anche mezzo secolo di storia sulle spalle, metaforicamente parlando, e che sono documenti storici di un passato che non tornerà mai e che non a caso in Italia vengono omologate come auto d’epoca e sono oggetto di tasse ridotte.
Rarità inestimabile
Costruita in circa un migliaio di esemplari dal 1963 al 1965 – per soli due anni quindi – la leggendaria coupé Aston Martin DB5 rimane una delle automobili più famose in senso assoluto nel mondo, complice la saga di James Bond 007 in cui la vettura è apparsa per la prima volta nel 1964 con tutti i gadget del caso a bordo. La vettura però è ben più che un orpello per amanti del cinema moderno.
Realizzata partendo dalla linea già esistente della DB4 Vantage, la Aston Martin DB5 nella sua tipica livrea argentata rappresentava il picco della tecnologia dell’epoca: fornita di un motore da 282 cavalli realizzato in lega super leggera per ridurre il peso, l’auto montava di serie molti optional all’epoca per niente comuni come indicatori di direzione elettronici, radio Blaupunkt e tergicristalli azionati elettricamente. Una vera supercar, poco da dire.
Distrutta per sempre
Quando un’auto come questa rimane coinvolta in un incidente…brutto da dire, ma gli appassionati si preoccupano più della vettura che del pilota! La persona che guidava l’auto in foto per fortuna non si è fatta male anche se almeno un pizzicotto se lo sarebbe meritato per aver distrutto totalmente un’auto rara e ricercata come la DB5: niente da fare, i meccanici non hanno potuto fare nulla per recuperare la vettura, distrutta oltre ogni riparazione possibile.
Questo incidente è avvenuto nel 2015 a Manchester senza che nessuno sia mai davvero riuscito a ricostruire la dinamica dei fatti: si sa solo che il guidatore della Aston Martin ha perso il controllo lungo la M56, statale che conduce all’aeroporto del centro abitato britannico, colpendo una Vauxhall Astra – versione prodotta solo nel Regno Unito della Opel Astra europea – per poi schiantarsi contro un palo abbattendolo.
La delicata carrozzeria dell’auto, ormai non più all’altezza degli standard di sicurezza moderni, non ha retto al disastroso impatto e il risultato potete vederlo qui sopra in foto. Il costo di questo “scherzetto” è stimato tra i 2 ed i 3,3 milioni di Euro, una cifra considerevole che supera abbondantemente i danni fatti alle infrastrutture dalla macchina. Niente da fare, in questo caso non c’è restauro che tenga.