Rivoluzione Ferrari, Leclerc spiazzato: arriva il sostituto. A Maranello proseguono le manovre per la riorganizzazione sportiva della Scuderia
Mattia Binotto è ormai il passato mentre John Elkann è proiettato alla ricerca di una figura in grado di compiere l’ultimo salto di qualità che serve per vincere il titolo Mondiale. Un nome nuovo è balzato improvvisamente in lizza.
La strada è tracciata. In casa Ferrari non si parla d’altro che della rivoluzione sportiva che sta investendo il Cavallino Rampante. Se per quanto riguarda la Juventus John Elkann ha dovuto metter mano per dare un colpo di spugna ad un Cda indagato, sulla Rossa la questione è diversa.
Il problema sono le scelte gestionali e le difficoltà a riportare la squadra ai fasti di un tempo. Tanto, troppo tempo, si è aspettata una sterzata netta verso l’alto, ma nemmeno il progetto azzeccato della F1-75 ha rimesso le cose apposto per quanto concerne il lato tecnico.
Di certo nel 2022 la Ferrari è stata in grado di competere almeno per il secondo posto, prevalendo sulla Mercedes nell’ultima gara di Abu Dhabi. Il riferimento della Red Bull è rimasto a contatto solo per i primi mesi, salvo poi spiccare un volo irraggiungibile. In totale sono arrivate 4 vittorie e 20 podi, tra Leclerc e Sainz, ma un distacco davvero abissale nel Costruttori.
Ferrari, è aperta la caccia al dopo Binotto: i nomi in lizza sono 7
Proprio per questo le dimissioni di Binotto erano ormai chiare da tempo. Per lui si parla già di possibile futuro in Audi, per il progetto con Sauber a partire dalla stagione 2026. Dal canto suo la Rossa di Maranello deve individuare un nome definitivo su cui puntare.
Tutte le strade sembravano portare a Frederic Vasseur, team principal dell’Alfa Romeo in questi anni. Il francese non è però l’unico nome in ballo, anzi ci sarebbero anche candidati più attendibili al momento.
Secondo quanto riferito dal portale tedesco F1-Insider, i candidati in totale sarebbero ben 7, tutti con valide chance di accaparrarsi il ruolo.
Il primo nome è addirittura quello di Christian Horner, nemico numero uno in questi anni alla guida della Red Bull. Poi c’è Franz Tost, numero uno dell’Alpha Tauri, anche se viene riportato come “abbia già rifiutato la prima richiesta di Maranello e intende proseguire con l’attuale team”. .
Poi c’è Andreas Seidl della McLaren “che disse no un anno fa e ha ricevuto una nuova offerta”. Si arriva quindi proprio a Frederic Vasseur, vicino a Nicolas Todt, agente di Charles Leclerc.
A Maranello pensano anche a Monisha Kaltenborn, ex numero uno della Sauber
Come detto, però, c’è anche un nome nuovo in lizza e sarebbe quello di Monisha Kaltenborn, ex numero uno della Sauber e oggi amministratore delegato di Racing Unleashed. Sicuramente è un nome che ancora non era mai uscito ma che “ha avuto buoni contatti con la dirigenza Ferrari e ha impressionato per le sue qualità di leadership”.
Sarebbe la prima donna alla guida della Scuderia, magari affiancata da una “promozione” di Laurent Mekies. Il direttore sportivo attuale è però molto legato a Binotto e sembra difficile poter ipotizzare un suo ruolo in prima linea.
L’ultimo nome tirato fuori dai tedeschi è quello di Jonathan Giacobazzi. Erede della nota famiglia proprietaria di un’azienda vinicola, conosce alla perfezione la realtà di Maranello. Dal 2013 al 2019 ha ricoperto il ruolo di Executive Race Manager, svolgendo un ponte tra la gestione corse e i vertici Ferrari. Chissà che non sia lui proprio l’uomo giusto.