Dimentica tutto quello che credi di sapere sulla batteria delle auto, tutto quello che ti hanno raccontato è falso: ecco alcuni dei miti più diffusi e completamente falsi che bisogna assolutamente sfatare.
C’è chi passa tutto il proprio tempo ad informarsi sulle auto, sulle loro componenti, sulle evoluzioni tecnologiche e sui modelli ancora in fase sperimentale. Queste persone sono sempre aggiornate su quelle che possono essere le problematiche e le soluzioni da adottare in caso di acquisto di componentistica.
Proprio questa conoscenza, frutto di una passione grande, è ciò che spinge i meno informati, in caso di necessità, ad affidarsi a queste persone per un consiglio. Una volta ricevuto il consiglio, fanno tesoro di quanto gli è stato detto, ma non essendo magari informati su come cambia la meccanica ed il funzionamento della componentistica di un’auto, sono spesso portati a seguire quel consiglio in maniera automatica anche una seconda o terza volta.
Questo atteggiamento può portare a commettere errori di valutazione ed è ciò che con il passare del tempo ha creato dei falsi miti su vari aspetti delle automobili. Anche la batteria delle auto è stata oggetto spesso di falsi miti che si sono diffusi a macchia d’olio e che ancora oggi continuano a vivere nella coscienza collettiva. Come qualsiasi diceria che si diffonde, anche i miti sono difficili da contrastare e da combattere, tendono a vivere di vita propria e riprodursi, generando in alcune occasioni una vera e propria disinformazione che colpisce non solo il non addetto, ma anche quei meccanici che hanno anni di esperienza e non sono informati sulle novità e sui cambiamenti.
Falsi miti sulla batteria auto tradizionale: ecco qual è la verità
Il primo mito da sfatare, in realtà, è una verità che ormai non riguarda tutte le batterie. Quando andate a cambiare una batteria e siete indecisi su quale scegliere, magari chiedere al meccanico o all’amico più informato di voi e questo vi dice che a parità di prestazioni dovete scegliere quella che pesa di più. Questo perché con le batterie ad acido libero, quelle tradizionali, il peso stava ad indicare la maggiore presenza di energia all’interno. Tuttavia questo piccolo trucchetto, questo espediente che fino a qualche tempo fa era valido per tutti, non vale per quelle batterie più moderne come le EFB e AGM.
Start&Stop, carica batteria e condizioni atmosferiche
I primi modelli di start&stop erano decisamente rumorosi e ad ogni ripartenza segnalavano in maniera evidente la riaccenzione del motore. Questo meccanismo serve a risparmiare sul consumo di benzina e combinato alla ricarica con la frenata, anche a migliorare la durata della batteria. Nei primi anni, però, si è diffusa la credenza che staccare lo start&stop permetteva di risparmiare energia. Questo non solo non è vero, ma può anche vanificare e rovinare il meccanismo pensato per risparmiare sia benzina che consumo energetico.
Secondo un’altra credenza convinta la carica di una batteria può durare tutto l’anno se cambiata durante l’inverno. Questo perché si pensa che la batteria si scarichi solamente quando c’è un freddo intenso. In realtà non è esattamente così, le auto lasciate ferme a lungo sono soggette a questo problema, sia che ci si trovi nella stagione invernale, sia che ci si trovi in quella estiva. Se è vero che il freddo intenso può portare a scaricare più rapidamente la batteria, lo stesso vale anche quando le temperature sono molto elevate. La soluzione in questi casi, dunque è dotarsi di un caricabatteria in garage, oppure fare controllare la batteria al proprio elettrauto di fiducia ogni 6 mesi.