La Fiat continua con il ritorno alle origini e con la ripresa di vetture che ebbero fortuna in passato. L’ultima provocazione riguarda un modello che andava di gran moda almeno 30-35 anni fa in Italia.
Da qualche anno a questa parte il marchio Fiat, ovvero la casa automobilistica numero uno in Italia, ha scelto di tornare un po’ alle origini, ma ovviamente non rinunciando alle innovazioni tecniche ed elettroniche.
Sta andando in scena infatti una sorta di operazione nostalgia nel mondo Fiat. L’intenzione del marchio nostrano è quello di riportare in vita vecchi storici modelli della compagnia, che hanno fatto la storia nel passato più o meno recente. Ma ovviamente con design completamente nuovi, con differenze a livello di dimensioni, tenuta su strada e motore.
E’ ciò che la Fiat negli ultimi anni ha voluto intraprendere con alcuni modelli, tra l’altro sempre molto apprezzati dagli automobilisti italiani e non solo. Dalla 500 alla Tipo, passando per la 124 Spider e la 500L, tutte progressioni che si sono rivelate molto fortunate rimanendo, nel mercato italiano, sempre al top nelle vendite.
La provocazione del designer: e se la Fiat rilanciasse la storica Ritmo?
Proprio in tal senso si legge la provocazione di un noto designer di autovetture, ovvero Paolo Schermi. Quest’ultimo, grazie alle sue capacità visionarie e artistiche, si è divertito a lanciare una idea che magari la Fiat sta seriamente pensando di attuare nel prossimo futuro.
Vale a dire riproporre dopo tanti anni la storica Fiat Ritmo sul mercato. Una prosecuzione dell’operazione nostalgia in casa Fiat, come fatto con la 500 e la spider 124, ma stavolta riguardante il modello Rendering di questo modello che fece impazzire moltissimi automobilisti negli anni ’70 e ’80.
Paolo Schermi ha dunque ipotizzato come sarebbe potuta diventare la Fiat Ritmo se uscita in questi anni, negli anni ’20 del nuovo millennio. Andando a visionare nel dettaglio del suo progetto, il frontale è pressoché identico a quello della vettura che riprende: Schermi renderizza l’ipotetica erede con un fanale rotondo, mantenendo tra l’altro anche la sua caratteristica linea bicromatica con carrozzeria verniciata nella parte superiore del frontale, e invece plastica/livrea nera opaca per la parte posteriore.
La Ritmo moderna vede delle linee tese e spigolose riprese da quelle dell’antenata, ma un po’ più ammorbidite, livellate, per mantenersi in linea sia con le tendenze generali di questi anni, sia con lo stile di tutte le vetture della Fiat. Nel profilo, andando a vedere nel dettaglio, si nota la linea accorciata dei finestrini, e di conseguenza un montante posteriore molto spesso, sia anche le tipiche maniglie rotonde riprese dalla Ritmo originale, così come i cerchioni che nel disegno sono i medesimi dell’antenata, personali e originali, ma ovviamente qui adattati a delle ruote di dimensioni maggiori e quindi con un diametro più grande.
La storia della Fiat Ritmo negli anni ’70
La Fiat Ritmo (commercializzata anche come Fiat Strada) fu un modello di autovettura prodotto dalla Fiat tra il 1978 e il 1988 negli stabilimenti Fiat di Cassino e di Rivalta.
L’auto fu dal 1978 in due diverse serie, di cui la seconda realizzata nel 1982, per essere sostituita nel segmento C. Il progetto, inizialmente destinato allo sviluppo di un’erede per la 128, venne avviato nel 1972. L’obiettivo era quello di dare alla Fiat un aspetto più moderno, in modo da tenere il passo delle protagoniste del segmento fuori dai confini nazionali, in particolare Volkswagen Golf e Renault 14.