Il caro energia sta mettendo a dura prova le famiglie italiane e presto il dimezzamento dello sconto sui carburanti, previsto dalla nuova manovre del governo Meloni, si abbatterà sugli automobilisti del Bel Paese. Ma finalmente arrivano anche delle buone notizie per i proprietari di un veicolo.
Nonostante gli sconti statali gli automobilisti italiani sono piuttosto preoccupati quando si fermano presso un distributore di carburante. Le rilevazioni settimanali di ‘Staffetta Quotidiana’ mostrano prezzi in lieve calo, ma dal 1° dicembre sono previsti i rincari a causa della diminuzione dello sconto sulle accise.
Tra meno di una settimana è prevista la sforbiciata allo sconto sulle accise, che passerà da 30 a 18 centesimi netti, con aumenti dei prezzi alla pompa stimati intorno ai 12,2 centesimi al litro considerando anche l’Iva. Per il Gpl l’aumento stimato è invece di 2,3 centesimi al litro. Non resta che approfittare di questi ultimi giorni per fare un pieno, prima del nuovo aumento…
Il bonus diesel
Ricordiamo che i prezzi alle stelle dei carburanti non si traducono soltanto in prezzi più alti quando andiamo a fare benzina o diesel alla nostra auto, bensì anche costi più alti dei prodotti in genere, a cominciare dai generi alimentari. Ma arriva anche una buona notizia che chi ha un veicolo a diesel, grazie al clamoroso bonus gasolio che prevede un nuovo sconto per quelli che lavorano sulle strade e si occupano di trasporti.
Infatti l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo 6989, denominato “credito d’imposta per l’acquisto di gasolio per l’esercizio delle attività di trasporto – art. 3 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”, per permettere l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta per l’acquisto di carburante del tipo diesel per coloro che svolgono attività di trasporto.
Le verifiche dell’Agenzia delle Entrate
Cosa prevede questo bonus gasolio? Un contributo straordinario alle aziende che svolgono attività di trasporto e hanno sede legale in Italia, sotto forma di credito di imposta, pari al 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell’anno 2022 per l’acquisto del gasolio. Ad usufruire della credit tax saranno le figure indicate dal Ministero della Mobilità che potranno usufruirne secondo le modalità telematiche dopo aver maturato il credito d’imposta.
Per le aziende di settore sarà una boccata d’ossigeno, un modo per ammortizzare i costi del caro vita. Il credito non potrà essere compensato con altri importi eccedenti. In tal caso il pagamento con il modello F24 verrebbe rifiutato. Inoltre l’Agenzia delle Entrate farà controlli sul tax credit a disposizione di chi lo richiede e verificherà in automatico la presenza dell’azienda di trasporto nell’elenco dei beneficiari.