Non ci sono buone notizie, a partire dall’RC Auto. Ecco cosa ci attende nel 2023 dopo un 2022 assai difficile.
Il mondo automobilistico, influenzato dall’economica globale e da alcune situazioni delicate come la guerra in Ucraina e la mancanza di materie prime, non sta di certo vivendo il miglior momento possibile. A pagarne le spese principalmente, le aziende e gli automobilisti. Soprattutto quest’ultimi, che spesso e volentieri sono cittadini normali con una famiglia alle spalle, chiamati a sacrificarsi per tenere la testa e i conti sempre in alto.
Due impegni economici su tutti però non aiutano di certo i meno abbienti. Parliamo dell’assicurazione dell’automobile e del caro carburante, che sta notevolmente influenzando milioni di cittadini provenienti da tutta Italia. E purtroppo, in tal senso, il 2023 non sembra essere di aiuto nemmeno minimamente.
RC Auto e non solo: 2023 da incubo
Ogni anno non va sempre peggio, ma poco ci manca. Manca ancora poco più di un mese alla fine del 2022, e ancor prima di fare i bilanci dell’anno che è stato, in moltissimi guardano già al futuro prossimo. E lo faranno visibilmente preoccupati. Già, perché assicurazione e caro carburante rimarranno spine nel fianco notevoli per gli automobilisti italiani. E anzi, se possibile, avranno un effetto pure peggiore di quel che effettivamente è stato nel 2022. A partire dall’RC Auto; dall’1 gennaio 2023, entrerà infatti in vigore la Legge sulla Concorrenza, che obbliga le imprese con sede legale in stati membri diversi dall’Italia ad adottare la procedura di risarcimento diretto. Questo significa che in caso di incidente non andranno più richiesti danni alla compagnia dell’altro veicolo coinvolto.
Bensì, lo si potrà fare presente direttamente alla propria assicurazione. E voi giustamente ci direte: “Meglio, no?”. Sicuramente le operazioni si velocizzeranno così facendo, ma tale cambiamento potrebbe pure far quadruplicare il prezzo dell’RC Auto. E non è tutto. Per quanto riguarda la situazione legata al carburante, l’attuale Governo ha dimezzato lo sconto che caratterizzava fortemente l’ex gestione Draghi. Il taglio delle accise, attivo dallo scorso marzo, passerà da 0,25 a 0,15 euro al litro più IVA su benzina e diesel. Sul GPL si passerà invece da 0,085 a 0,051 euro per chilogrammo. Il metano sembra essere escluso da tale operazione. Insomma, dagli oltre trenta attuali, passeremo a 18,3 centesimi di sconto. Pagheremo oltre 500 euro in più ogni mille litri di benzina.
Motivi per sorridere ne abbiamo?
Insomma, ci aspetta certamente un 2023 difficile dal punto di vista dell’assicurazione dell’auto e del caro carburante. Ma, per fortuna, nessun bicchiere è sempre mezzo vuoto. Verrà infatti ridotta l’IVA al 5% per i seggiolini delle automobili. Un po’ di risparmio che non fa mai male, soprattutto in questo preciso momento storico, per acquistare dispositivi che comunque sono obbligatori. Esattamente come il congegno antiabbandono, nel caso in cui i vostri figli abbiano meno di quattro anni di età.
L’altra buona notizia, riguarda invece le multe. Stando infatti a quanto scritto sull’articolo 195 del Codice della Strada, è previsto che i verbali su strada possono aumentare ogni due anni del 10% seguendo l’inflazione. Un aumento che è stato ribadito anche dall’ISTAT. Nel 2023 ci doveva essere un rincaro sulle multe, ma il Governo ha deciso di congelare questi rincari per il biennio 2023-2024. Due notizie positive che riguardano gli automobilisti, ma che di sicuro non cancellano la situazione legata ad RC Auto e carburante in aumento. Il 2023 deve ancora arrivare, ma ha già fatto la “festa” agli italiani.