Una delle Ferrari più iconiche mai prodotti dall’azienda italiana, costruita per la famiglia reale, è in vendita: il prezzo è da principe.
Oggi il brand Ferrari è uno dei più importanti e conosciuti del mondo, sinonimo di qualità e di competitività nel settore automobilistico ed in quello decisamente più competitivo e complicato delle corse. Possedere una Ferrari è uno status symbol in ogni parte del globo e questo anche perché tutti i modelli vengono prodotti a mano e ogni vettura possiede dei dettagli unici, che la rendono differente dalle altre dello stesso modello. Basando il proprio business su un target elitario, Ferrari produce pochi esemplari per ogni modello e non ha bisogno di metterle in vendita, poiché i destinatari sono già decisi in fase di preproduzione.
Il fatto che per avere una Ferrari si debba rientrare in una lista e che dunque non bastano solamente le finanze floride per ottenerne una, rende il possesso di uno di questi veicoli ancora più speciale e desiderabile. Di modelli che hanno fatto la storia e segnato l’epoca di riferimento ce ne sono state parecchie, dalla GTO alla 365 California, dalla Dino alla F40, dalla mitica Enzo alla Scaglietti. Una carrellata di modelli iconici che non rappresentano nemmeno la metà della produzione stradale della casa automobilistica creata da Enzo Ferrari.
Origini, crisi e rinascita del brand
In principio l’idea di Enzo Ferrari era quella di costruire una scuderia automobilistica per competere nelle gare automobilistiche. Prima e durante la Seconda guerra mondiale, la Ferrari è divenuta il reparto agonistico dell’Alfa Romeo, ma dopo la guerra, scaduto il contratto che lo vincolava, Enzo Ferrari ha deciso di espandere il proprio business anche alla vendita di automobili sportive. Già a metà degli anni ’50, la casa automobilistica ha intrecciato rapporti con la Fiat al fine di aumentare le finanze e ottenere supporto per contrastare lo strapotere della Mercedes in F1. A metà del decennio successivo la Ferrari ha vissuto un periodo di forte crisi ed è stata quasi acquisita dalla Ford, l’accordo però è saltato perché il patron Enzo Ferrari voleva mantenere l’indipendenza decisionale sul reparto corse.
A quel punto si è inserita nelle trattative proprio la Fiat che nel 1969 ha acquisito ufficialmente la casa automobilistica, lasciando ad Enzo Ferrari la gestione del reparto corse. Scelta che poi ha pagato tra gli anni ’70 e ’80, quelli in cui la scuderia del cavallino rampante ha dominato il mondiale F1 e portato a casa diversi titoli mondiali. Il resto è storia recente, con i successi a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 che hanno consolidato il ruolo storico della scuderia nel reparto corse e consolidato ulteriormente la forza del brand in tutto il mondo.
Ferrari, in vendita quella appartenuta a Sua Altezza Reale, il principe Bertill di Svezia: il costo è decisamente proibitivo
I destini della Ferrari sono dunque legati a doppio filo a quelli della Fiat, ma prima dell’intervento della compagnia di Gianni Agnelli, l’azienda italiana aveva trovato un modello che ne aveva in parte rilanciato i destini, parliamo della 250GT disegnata da PininFarina, un binomio che nel corso degli anni si ripresenterà per diversi modelli. Questo primo progetto, però, avrà un’importanza seminale per la casa automobilistica visto che quell’auto sarà la base per le varie Berlinetta che verranno prodotte sul finire degli anni ’50.
Della 250GT sono stati prodotti solo 355 esemplari, uno dei quali è stato consegnato tra le mani del principe Bertill di Svezia. Questo modello, appartenuto alla casata reale svedese a lungo, è adesso in vendita presso un concessionario di auto d’epoca situato a Charlotte, in Nord Carolina. L’auto è di colore bianco e presenta degli inserti argentati, mentre gli interni sono di colore rosso. Il mezzo è stato riverniciato di recente e riportato al suo colore originale, il prezzo di vendita per questa meraviglia è di 899.000 dollari, ovvero 863mila euro.