Durante la pandemia il distanziamento sociale ha imposto a moltissimi lavoratori condizioni mai viste prima: alcuni hanno preferito la situazione perchè non devono viaggiare fino in ufficio. Ecco la rivoluzione definitiva.
Dopo due anni di pandemia con relative chiusure, tutti gli italiani hanno imparato anche a proprie spese a riconoscere un nuovo termine: Smart Working, il lavoro svolto a distanza tramite cellulare o computer. per questo motivo, sono state fondamentali alcune applicazioni ormai molto diffuse. Una nota casa automobilistica lancia l’ennesima rivoluzione che permette alla tua auto di trasformarsi in un ufficio.
Qual è il problema peggiore della vostra metropoli a cui pensate ogni volta che salite in macchina? A meno che non viviate in un centro abitato particolarmente problematico per motivi diversi, sicuramente il traffico. Per colpa di quelle interminabili file di macchine siete costretti ad alzarvi la mattina presto, ad imprecare contro gli altri automobilisti e a scusarvi con il capo quando arrivate prevedibilmente in ritardo nonostante i vostri sforzi.
Durante la pandemia, una delle pochissime innovazioni “positive” – se così vogliamo chiamare una situazione che ha comunque causato incredibili disagi anche ai lavoratori italiani – ad affacciarsi nella vita di milioni di noi è stato lo Smart Working, un sistema che consente ai lavoratori che non devono necessariamente presenziare in ufficio di lavorare a distanza, comodamente seduti a casa.
L’innovazione di cui parliamo oggi arriva dalla casa americana che più delle altre ha compiuto, non senza controversie, una vera rivoluzione nel mondo dei trasporti privati in questi anni. Tesla, la famosissima azienda californiana che a quanto pare se ne inventa una dopo l’altra, sta pensando a come trasformare l’abitacolo stesso della vostra auto in un ufficio con i controfiocchi.
Come è possibile una cosa del genere? Innanzitutto, partiamo da un presupposto importante per la sicurezza vostra e degli altri: questo sistema si può utilizzare solo con l’auto ferma, per evitare che possiate distrarvi andando incontro a prevedibili – e tragiche – conseguenze per la vostra vettura e per voi in prima persona. Detto questo, vediamo come i dipendenti di Elon Musk han deciso di modificare le prossime Tesla in arrivo sul mercato.
Dopo aver acquistato Twitter, Musk non sembra intenzionato a fermarsi: il magnate infatti ha annunciato una collaborazione con la nota applicazione per videoconferenze Zoom, molto popolare appunto tra chi in questi ultimi anni ha avuto a che fare con lo smart working o comunque ha deciso di tenersi in contatto con i propri affetti senza incontrarli di persona come previsto dai vari DPCM del Governo Conte che si sono susseguiti in quel periodo difficile.
Da questo novembre – quindi a partire da questo mese stesso – Zoom sarà scaricabile senza alcun tipo di problema sul monitor della vostra Tesla. L’app è adesso compatibile con le auto elettriche in questione, in seguito ad un accordo tra le due grandi ditte. Una decisione che rende possibile evitare il viaggio da casa all’ufficio, qualora il vostro capo lo consenta: la riunione può avvenire tranquillamente in auto, senza che dobbiate accenderla per raggiungere l’ufficio. Comodo, vero?
Naturalmente, anche se questo è evidentemente lo scopo primario dell’innovazione voluta da Musk, che è noto per richiedere molte ore di lavoro ai propri dipendenti a tutti i livelli, il lavoro non è l’unico motivo per cui potete usare l’app. Contattare amici e parenti anche in situazioni di urgenza diventa semplicissimo: vi basta parcheggiarvi dove non date fastidio a nessuno e connettervi in pochi secondi.
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