Trovare parcheggio nelle città è sempre più difficile e spesso costringe gli automobilisti a sostare in doppia fila, in zone vietate o nel peggiore dei casi sui marciapiedi. Ma per certe infrazioni al Codice della Strada le multe stanno diventando sempre più salate.
Di solito la multa per divieto di sosta prevede una sanzione di 41 euro che può subito raddoppiare in presenza di aggravanti. Ad esempio se si parcheggia sulle strisce pedonali o su una pista ciclabile. Chi paga la multa entro 5 giorni dalla data di notifica può usufruire di uno sconto del 30%. Nel caso della classica sanzione da 41 euro si scende fino a 28,70 euro, mentre una multa di 82 euro con aggravante può scendere fino a 57,40 euro. Se l’infrazione viene rilevata sul posto, i 5 giorni si cominciano a contare dalla redazione del verbale, altrimenti si comincia a contare dalla ricezione della notifica per posta. Scaduti i cinque giorni la multa va pagata per intero entro 60 giorni, dopo di che scatteranno gli interessi.
Il Codice della Strada prevede sanzioni maggiorate per coloro che parcheggiano l’auto sulle strisce gialle, una pessima abitudine che rischia di diventare un luogo comune. Senza considerare il grosso disagio che si crea a persone disabili e che necessitano di un determinato posto auto per poter parcheggiare sotto casa o in luoghi sensibili per la loro salute o le faccende quotidiane. Per cercare di arginare questa cattiva abitudine di molti automobilisti le multe auto per sosta abusiva sui posti per invalidi che passano da 87 a 165 euro. Per quanto concerne i ciclomotori la sanzione va da 41 a 80 euro, per gli autorizzati che invece fanno un uso improprio del pass la sanzione sale da 87 a 344 euro.
Bisogna sottolineare che il contrassegno disabili permanente è sempre gratuito, ha validità di 5 anni e per rinnovarlo occorre il certificato del medico di base che attesta che le condizioni di salute non sono cambiate. Il contrassegno temporaneo invece non è gratuito. Inoltre il pass per disabili consente anche di sostare senza pagare nelle aree riservate ai residenti, ma a patto che sia concesso dalla normativa locale. Inoltre il permesso permette anche di girare liberamente nelle corsie dei mezzi di trasporto pubblico o di muoversi nelle ztl, se è permesso l’accesso ad almeno una categoria di veicoli al servizio del pubblico. Non è invece permesso sostare nelle zone con divieto di sosta e fermata, né in corrispondenza di passi carrabili, aree di fermata bus o taxi, di ponti, dossi, cavalcavia, passaggi a livello, gallerie o attraversamenti pedonali.
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