Tutti gli italiani che utilizzano quotidianamente l’auto hanno il terrore che possa accadere questo disgraziato incidente. Specialmente oggi rispetto al passato, la situazione potrebbe essere davvero drammatica.
Viaggiare in auto, oltre ad essere necessario per svariati motivi, spesso può rappresentare anche un momento di svago e di piacere, ma dobbiamo fare attenzione a tenere il nostro veicolo sempre in condizioni ottimali. Bisogna far controllare la vettura saltuariamente da officine autorizzate ed effettuare quelli che si chiamano in gergo “tagliandi”: interventi di manutenzione programmata nei quali vengono controllati o aggiustati gli organi fondamentali del nostro mezzo.
Tra le parti fondamentali di un’auto per il confort e soprattuto per la sicurezza, ci sono gli pneumatici, che rappresentano il solo punto di contatto tra la carrozzeria del veicolo e la tanto amata strada che ogni giorno percorriamo. Avere cura degli pneumatici è dunque fondamentale e le operazioni che vanno eseguite regolarmente sono: la verifica del gonfiaggio degli stessi (per avere l’informazione esatta sulla pressione che devono avere i nostri copertoni basta consultare il libretto di istruzioni del veicolo oppure verificare se all’interno dello sportello guidatore esiste di solito un adesivo che riporta tale info).
Controllare sempre lo spessore del battistrada è molto importante perché quando questo si usura eccessivamente bisogna provvedere immediatamente alla sostituzione con delle gomme nuove. Infine è bene ricordare che la legge prevede di sostituire gli pneumatici in inverno ed in estate. Nello specifico ricordiamo che entro il 15 novembre, eccetto voi non abbiate montati sulla vostra vettura degli pneumatici all season (4 stagioni) siete “obbligati” a cambiare le gomme mettendone un tipo cosiddetto “termico”.
Quante ruote ha la tua auto?
Spesso siamo abituati a definire l’autovettura come una “quattro ruote”, in realtà per i più “adulti” questa definizione è atipica, perché alla domanda su quanti pneumatici ci sono su un’auto, la risposta giusta sarebbe 5 gomme e non 4.
Perché abbiamo parlato di automobilisti più “adulti”? Semplice, perché una volta tutte le auto erano dotate di una quinta gomma, chiamata “ruota di scorta”. Quest’ultima serviva proprio come scorta appunto, nel senso più stretto del termine, ovvero nel caso di foratura di una delle 4 gomme, l’automobilista poteva ripartire subito per il suo viaggio dopo aver sostituito lo pneumatico forato con quello di scorta.
Per diverse ragioni, tra cui la diminuzione del peso dei veicoli, la possibilità di non sprecare materiali in eccesso e le nuove tecnologie, oggi praticamente la ruota di scorta o il classico “ruotino” non sono più presenti nelle auto di ultima generazione. Questa quinta gomma oggi viene spesso sostituita da un kit “gonfia e ripara” oppure da un semplice compressore portatile che diventa inutile nel caso in cui la gomma non sia semplicemente forata ma abbia una foratura più evidente.
Morale della favola, se oggi buchi una gomma in strada sei veramente nei guai e spesso l’unica soluzione percorribile è quella di chiamare un carro attrezzi e farsi trasportare nella prima officina disponibile per sostituire lo pneumatico bucato sostenendo una spesa esagerata e per il trasporto e per il cambio gomma da un negoziante sconosciuto che potrebbe approfittare della nostra necessità per bastonarci sul prezzo del ricambio.
La soluzione
A questo punto, una foratura che fino a qualche anno fa poteva rappresentare un problema semplice, oggi è un vero e proprio guaio anche economico per l’automobilista. Ma non preoccupatevi, la soluzione c’è e non è troppo dispendiosa ne tantomeno complicata.
Per risolvere questo dramma il suggerimento è quello di acquistare una ruota di scorta compatibile con il proprio modello di auto o anche una più piccola (cosiddetto ruotino) anche usata per contenere i costi e posizionarlo all’interno del vano bagagli dell’auto.
In alternativa si può scegliere di montare pneumatici cosiddetti run flat ovvero gomme che, anche se forate continuano ad essere utilizzabili mantenendo l’aria al loro interno e disperdendola in un tempo maggiore così da dare la possibilità all’automobilista di recarsi in officina per risolvere il problema.